Claudio Villa è nato a Lomazzo, in provincia di Como, il 31 ottobre del 1959. Dopo una formazione artistica liceale entra nell’ambiente del fumetto tramite lo studio di Franco Bignotti. Prima di passare a Tex ha disegnato alcuni episodi di Martin Mystère e ha realizzato le prime quarantuno copertine di Dylan Dog.
Il debutto texiano di Villa avviene nel settembre 1986 con l’avventura Il ranch degli uomini perduti (Tex nn. 311-312) su testi di Gianluigi Bonelli. Tex si scontra con i cheyenne di Lungo Coltello e dopo varie peripezie il pellerossa viene sconfitto e umiliato in duello dal Nostro. Come scrive il critico Andrea Sani (in Dime Press n. 6, Glamour International Production, Firenze febbraio 1994, p. 43) la trama è una riscrittura della pellicola fordiana Cavalcarono insieme (1961), da cui si differenzia per una massiccia dose d’azione rispetto alla crepuscolare vicenda filmica.
L’avventura successiva realizzata da Claudio Villa inaugura il sodalizio con lo sceneggiatore Claudio Nizzi. La nave perduta (Tex nn. 328-330) è un racconto di stampo misterioso-esotico in cui Tex e Carson si imbattono un inquietante enigma legato a una nave arenatosi secoli prima nella Laguna Salada, un tempo bagnata dall’Oceano.
Due anni dopo, dall’aprile 1990, prende il via la terza storia disegnata da Villa: Alcatraz! (Tex nn. 354-357). Tex e Carson si recano a San Francisco per scovare i rapitori di Tom Devlin, capo della polizia della città. I Nostri, per liberare l’amico, scendono a patti con capitan Barbanera (vecchio avversario di Tex) e lo fanno evadere dal carcere di Alcatraz.
Trascorrono altri due anni e Villa ci delizia con un’altra magistrale prova. Su testi di Nizzi, il disegnatore dà il volto a un nuovo grande nemico di Tex: la Tigre Nera, da cui il titolo di maggior richiamo mnemonico dell’avventura (Tex nn. 381-384).
Stavolta di anni ne passano quattro: con L’uomo senza passato (Tex nn. 423-425) Villa illustra un racconto in cui Kit Willer perde momentaneamente la memoria e si ritrova nel campo degli Utes. Lì, il figlio di Tex si innamora di Fiore di Luna e la loro storia d’amore finisce in tragedia, con la morte della giovane donna.
Nel 2002, sua ultima storia finora, Claudio Villa si confronta con il nemico per antonomasia di Tex. In Mefisto! (Tex nn. 501-504) i Nostri si scontrano con il redivivo negromante. Lily Dickart (sorella di Mefisto) è a Parigi e si allea con lo stregone indù Nerbas, capace di riportare in vita il temibile Mago del Male.
In chiusura di questa breve carrellata sull’opera texiana di Villa, spendiamo due parole sul suo lavoro di copertinista. Già in Dylan Dog l’autore aveva mostrato il suo talento con copertine suggestive e tendenti al tenebroso. Ma con Tex, a partire dal numero 401, Villa ha modo di sfogare la sua propensione alle immagini ariose e dove spesso la figura dell’eroe campeggia monumentale. E infine non vanno dimenticate le copertine inedite realizzate per “Tex – Collezione Storica a Colori” (pubblicata dal Gruppo Editoriale L’Espresso), in cui l’autore ha dapprima interpretato i classici texiani e negli ultimi mesi ha reinterpretato se stesso, con copertine alternative e di grande impatto.
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