di AA VV
RCS Quotidiani/Panini Comics, 27 lug. 2009 – 304 pagg. col. bros. – 9,90euro (+ il prezzo del quotidiano)
Capitan Marvel è un personaggio che non ha mai avuto grandissime fortune editoriali in Italia né oltreoceano. Nato nel 1967 sulla scia della necessità della Marvel Comics di ottenere i diritti sul suo nome, precedentemente già usato per un supereroe pubblicato da altro editore e caduto nel dimenticatoio, Mar-Vell è una spia della razza aliena Kree inviata sulla terra in avanscoperta che tradisce (il riassunto è molto sommario) il suo pianeta di origine schierandosi a favore degli “umani” terrestri. Nelle sue storie (e anche in quelle in questo volume) sono narrate vicende che coinvolgono altri supereroi Marvel e soprattutto razze aliene, rendendolo l’antesignano per eccellenza di tutte le saghe “cosmiche”. Non è per queste pagine “kitch” pesantemente datate sia come testi che disegni (ma fonte di nostalgia per i quarantenni appassionati di supereroi) che è pero’ ricordato. Lo è per l’ultima storia del volume, il primo graphic novel “alla francese” della Marvel (del 1982!), che da sola sola vale l’acquisto del volume. Capitan Marvel muore di cancro in un racconto lirico e struggente spesso narrato in prima persona. E, a differenza di quanto accade di solito “nei fumetti”, muore davvero. E non ritornerà più. Fumetto del “dolore”, autobiografico, che porta un pizzico di shockante verismo in un universo decisamente inverosimile. (Davide Occhicone)
2009-08-18
Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.