Se si potesse accomunare la realizzazione di questo volume della BeccoGiallo scritto, da Boris Battaglia con disegni di Paolo Castaldi, a un concerto potrebbe essere accostato a un duetto jazz Bollani/Rava.
Pugni. Storie di boxe è un libro e fumetto al tempo stesso, sommati. Nato dalla volontà dei due autori di raccontare alcuni degli incontri che hanno fatto la storia del pugilato, è strutturato in 15 round, 15 rapidi capitoli dedicati ognuno a un match.
Prima la prosa, con Battaglia che ricostruisce il periodo storico e ci aiuta a conoscere i boxeur, e poi il fumetto, con le due tavole di Castaldi che chiudono capitolo e incontro, quasi sempre in maniera cruda così come un knock-out può essere.
Se raccontare a parole cosa è il pugilato, cosa sono stati gli incontri citati nel libro per intensità e impatto sull’immaginario collettivo è stato difficile, riuscire a spiegare come questo è avvenuto lo è ancora di più.
Partiamo dalla fine, ovvero dalle immagini sintetizzate da Paolo Castaldi.
Milanese, già presente nel catalogo dell’editore patavino con diverse opere da autore completo, è illustratore e grafico oltre che fumettista. Le due pagine che ha a disposizione, quindi, gli permettono di utilizzare in maniera sempre diversa le sue capacità professionali, passando dal fumetto semplice (vignette in sequenza con balloon), a quello muto, alla realizzazione grafica tipica di un manifesto pubblicitario all’illustrazione singola in due pagine. Un vero e proprio portfolio nel quale riversa tutta la sua esperienza e mostra la sua duttilità. Sarebbe lui, nel forse banale paragone fatto in principio, il Rava del duetto, pronto a supportare la melodia suonata da Battaglia con assoli rapidi e incisivi, svolazzi scostumati di una tromba irriverente.
Anche quello dello scrittore, in un certo senso, è un esercizio di stile: non è facile, infatti, riuscire a essere credibili e non fintamente epici quando si vanno a incrociare i guantoni con eventi distanti da noi oceani di mare e di decenni, verificati in epoche apparentemente lontanissime in contesti sociali disagiati, difficili, se non nei peggiori del secolo scorso.
Dovendo utilizzare la retorica, banale ma reale, del pugilato come strumento di riscatto ((il mito Joe Kubert ci raccontò come negli anni Trenta, per sfuggire alla povertà, tanti provavano la via della boxe)), nonché del banale sfogo fisico per incanalare difficoltà miseria e frustrazione, Battaglia si trova sempre a dover danzare attorno alle parole senza cercare di compiacersi troppo, utilizzando solo i colpi giusti ed evitando ghirigori da circo.
Ne esce fuori una prosa asciutta come uno scambio di pugni può essere; molti punti, molte frasi corte (pur con qualche eccezione) inframmezzate dalla necessità, soddisfatta, di dover dedicare qualche frase in più ai contesti storici e sociali. Sono tutte storie che le ultime generazioni difficilmente conoscono; non si tratta di ignoranza, ma semplicemente del fatto che sono poco narrate ormai. Possono essere, però, paradossalmente, uno strumento utile per l’analisi della nostra società visto sono state scelte come particolarmente rappresentative di diversi periodi storici e di diversi contesti sociali problematici.
Nonostante ci sia una grande eterogeneità di approccio nella scrittura di Battaglia dei vari racconti e dei disegni di Castaldi si può comunque individuare un approccio comune che, nella lettura, lascia un senso di continuità e coerenza. Ovviamente il volume può non far breccia (e non è il nostro caso) fra chi non è appassionato di sport e del racconto dello sport. Va da sé che, come detto, siamo però in presenza di una contaminazione che allarga e molto l’oggetto della narrazione.
Fra tutte le storie ne segnaliamo una in particolare. Nel racconto di Joe Louis Vs Max Schmeling, incontro disputato il 22 giugno 1938 a New York, c’è l’epopea rovesciata di un mondo che si stava arrendendo alle avanzate dei carri armati di Hitler e che vede il pugile tedesco battuto senza in pratica opporre resistenza a un nipote di colore di uno schiavo.
Qui Paolo Castaldi, con le sue due tavole nelle quali sovrappone una maschera di Hitler al volto di Schmeling, è presente prima del racconto di Battaglia; un racconto che, una volta dati i riferimenti del periodo storico e descritti i protagonisti, narra i due minuti e pochi secondi raccontati con la stessa velocità dell’incontro.
“Il tedesco lancia un grido di dolore che fa rabbrividire il pubblico, si solleva come un orso ferito poi crolla carponi.
Non si rialzerà.
È finita. Due minuti e una manciata di secondi.”.
Ottima, per concludere, la parte finale del libro, dove, oltre a postfazione, biografie e ringraziamenti, vengono dati riferimenti precisi (libri, articoli e altro) per chi volesse approfondire le storie accennate nel volume.
Abbiamo parlato di:
Pugni. Storie di Boxe
Boris Battaglia, Paolo Castaldi
BeccoGiallo, novembre 2015
144 pagine, brossura, colori – 18,50 €
ISBN: 9788899016180
Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.