Jacovitti: Sessant’anni di surrealismo a fumetti

Oggi, a ormai inoltrati anni Duemila, abbiamo una critica fumettistica assai effervescente (e valida) per cui è difficile rendersi conto che fino a pochi decenni or sono essa era un ramo della cultura del tutto inesistente. Per esempio, fino agli anni Cinquanta del secolo scorso era praticamente impensabile trovare in un qualsiasi periodico anche un semplice articolo riguardante i fumetti. Figuriamoci pertanto un approfondimento critico. E ancora più lontana dalla realtà era l’idea che si potesse scrivere un libro su un autore di “sciocchezze” quali i fumetti umoristici. Sicché, per concludere, se oggi abbiamo un saggio (tanto ponderoso quanto serio, eppure leggibilissimo) intitolato Jacovitti (Nicola Pesce Editore, 356 pagine, 35,00 Euro), dobbiamo ritenerlo, in assoluto, un miracolo della cultura.

Ma a guardare le cose più da vicino, il vero miracolo di questo saggio è la sua ricca consistenza materiale, insieme ai contenuti cui dà spazio: vale a dire una sequenza di capitoli scritti da profondi conoscitori della materia trattata, che furono anche personalmente amici di Jacovitti, oltre che suoi appassionati lettori, e che da anni ormai sono critici fumettistici profondamente stimati, quali Franco Bellacci, Luca Boschi, Leonaro Gori e Andrea Sani.

A dire il vero, con lo stesso titolo l’opera era già uscita quasi vent’anni fa, nel 1992, presso l’editore Granata Press. Ma “questo” Jacovitti è un totale rifacimento e un notevole ampliamento di quel precedente saggio, dal quale gli autori sono partiti come da un tronco già ricco di rami per aggiungerne altri. Non fosse altro, perché nel tempo trascorso da allora a oggi l’autore aveva aggiunto parecchia carne al fuoco della sua opera già gigantesca e inoltre è deceduto. Inoltre, negli anni successivi sono stati approfonditi gli studi sulla sua attività creativa; senza contare la non effimera circostanza che da quasi un decennio l’editrice Stampa Alternativa propone ogni anno una antologia tematica delle sue opere (corredate da uno studio critico, affidato al sottoscritto). Per cui la già notevole statura autoriale di Jacovitti si evidenzia sempre meglio per ciò che gli spetta: la statura di un gigante del settore. Ed è quanto il saggio in questione rende del tutto palpabile.

Il volume è strutturato in otto capitoli, ciascuno dei quali suddiviso in chiari paragrafi concatenati in modo da costituire un discorso dialetticamente vivo e concettualmente solido, mantenendosi comunque sul piano di una felice leggibilità. L’approccio degli autori al fumettista (senza dimenticare che Jacovitti è stato anche altro: illustratore, pubblicitario, cartellonista e via discorrendo) e alle sue creazioni è fondamentalmente quello storico. Nel senso che ciascun capitolo – dopo una premessa biografica – procede cronologicamente descrivendo ciò che Jacovitti andava creando nel corso degli anni e mano a mano che si ramificavano le sue collaborazioni. Da un tale tipo di scrittura risultano pertanto contestuali vari elementi.
Per un verso, il succedersi degli eventi personali di Jac è inserito sullo sfondo – esplicitato – degli avvenimenti contestuali alle sue creazioni, ciò che conferisce al saggio anche uno spessore storico.
Per altro verso, e in parallelo – grazie a ben articolati approfondimenti di paragrafo in paragrafo – vengono via via analizzati i suoi personaggi, presenti a volte in singole storie, ma non di rado costituenti serie, alcune famose o famosissime, come Pippo e i tre P, come Cip, Gallina e Zagar, e poi Jak Mandolino, Zorry Kid, e altri, fino al Cocco Bill universalmente noto: la creatura fumettistica senz’altro più tipicamente jacovittesca, tanto da essergli sopravvissuta (anche per merito del suo ottimo ex collaboratore Luca Salvagno).

Senza dunque scendere a un ulteriore approfondimento di un’opera analiticamente ineccepibile per la vastità degli elementi esaminati, bastano questi cenni sintetici per alludere al suo grande valore storico/critico. Un’opera che non solo mancava nei confronti del grande Benito Jacovitti (1923-1997), a tutti noto anche come Jac o Lisca di Pesce, ma che fa onore alla critica italiana e anche alla sua editoria, specie per lo straordinario corredo illustrativo, quanto mai opportuno per un’opera del genere.

Abbiamo parlato di:
Jacovitti. Sessant’anni di surrealismo a fumetti
Franco Bel­lacci, Luca Boschi, Leo­nardo Gori, Andrea Sani
Nicola Pesce Editore, 2010 – Col­lana: L’arte delle Nuvole
352 pagine, car­to­nato, colore – 35,00€
ISBN: 978-8897141099

Riferimenti:
Il blog della Nicola Pesce Editore: www.comic-soon.com/nicolapesceed
Il blog di Luca Boschi: lucaboschi.nova100.ilsole24ore.com

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