Alfredo Castelli e i suoi Fumettisti d’invenzione

Si potrebbe provare a contarsi, una volta tanto.

Parlo della cerchia (di solito si aggiunge l’aggettivo “ristretta”) di persone che bazzicano fiere dedicate ai fumetti o bancarelle di località amene alla ricerca di pezzi rari da collezione; che comprano ristampe di libri a fumetti, che all’epoca neanche la famiglia dell’autore sapeva esistessero, dalle copertine lussuose; che acquistano libri di critica in francese; che sobbalzano quando in un film o su un giornale (o in un racconto, in un telefilm, in una qualsiasi occasione di vita) compare una citazione a un fumetto o a un autore di fumetti.

Decano di questa categoria sarebbe sicuramente Alfredo Castelli. Se chi scrive volesse accennare alla di lui bibliografia e alle sue mere conoscenze in ambito fumettistico difficilmente riuscirebbe a tenere il computo delle battute sotto le ventimila.
Perché il BVZA (Buon Vecchio Zio Alfredo, per chi lo conosce come autore delle storie di Martin Mystere) è, nell’ordine, appassionato lettore di fumetti, primo o quasi realizzatore di fanzine sul fumetto, scrittore di fumetti, redattore, autore di saggi e volumi e, in sintesi, vera e propria fonte enciclopedica sul fumetto nostrano.
Sua l’opera Eccoci ancora qui. 1895 – 1919, lavoro ultradecennale ((www.eaq.it)) di ricerca e catalogazione dei “primi” 25 anni del fumetto americano. Opera da super appassionati, diremmo.

Il nostro, grazie alla Coniglio Editore, manda alle stampe un volume che definire singolare e di nicchia è poco; il cui titolo, rigorosamente con punto esclamativo, dovrebbe già instradare il lettore verso la singolarità dell’opera: Fumettisti d’invenzione!.

Per chi ha tempo, interesse e danaro per comprarsi libri stranieri di critica o saggistica e monografie dedicate al fumetto, questo libro non rappresenta una singolarità nei suoi parametri editoriali (a colori, con ottima impaginazione, di ampio formato e importante foliazione), considerati, per esempio, alcuni volumi (monografici), tipo quelli di Les Daniel per la Chronicle , e non citando le follie tipo il volume di Levitz ((www.taschen.com/…/facts.75_years_of_dc_comics_the_art_of_modern_mythmaking.htm)). In Italia, invece, ci troviamo davanti, sul fronte fumetto, a una rara eccezione.

Il lettore medio di fumetti, l’appassionato decennale o il nerd vero e proprio, sovente, come dicevamo all’inizio, si divertono a sottolineare presenze fumettistiche negli altri media; in questo caso l’opera di Castelli è una maniacale raccolta delle apparizioni di “fumettisti” in libri, fumetti, film, telefilm e in generale in qualsiasi forma di entertainment possibile.

Diviso in paragrafi, impaginato in modo da riuscire a inserire quante più immagini pos

sibili (alcuni shot screen sono la cifra della maniacalità – mai più parola fu più corretta – con la quale il libro è stato curato), il libro si fa leggere con interesse e stimola nel lettore la ricerca nei meandri della memoria di altre apparizioni di fumettisti, nella speranza di trovarli più avanti nel libro. È impossibile eleggere la citazione più divertente del libro; ognuna ha i suoi motivi particolari. A volo d’uccello ci piace ricordare le segnalazioni di “fumetti nei fumetti” ovvero quando in un comic book viene rappresentato un disegnatore di fumetti. Non plus ultra di questa categoria l’albo Marvel What if… nel quale si immagina una realtà alternativa dove i poteri dei Fantastici Quattro vengono elargiti ai componenti dell’allora redazione Marvel.
Oppure, nella parte finale del volume, le citazioni di film e telefilm nei quali i disegnatori di fumetti sono “doppiati” da controfigure che altri non sono che professionisti del calibro di Tim Sale o Barry Windsor-Smith (dei quali vediamo solo le mani all’opera durante i disegni).

Ne viene fuori, come lo stesso autore ha più volte dichiarato, un quadro decisamente strano e poco realistico di come venga percepito e rappresentato l’autore di fumetti dai vari medium. Se, in generale, l’autore di fumetti è già in difficoltà nello spiegare al prossimo il suo lavoro, come dettagliatamente spiegato nella seminale opera di Castelli del 2005 Non mi sono preparato! ((www.24hic.it/gallery.php?gid=23)), da quanto si riesce a estrapolare dal libro Fumettisti d’invenzione!, quasi mai l’autore di fumetti viene rappresentato in maniera decente. Si tratta, nella realtà, di un professionista che, pur realizzando opere vastamente apprezzate e lette, non diventa quasi mai famoso come l’ultimo dei personaggi televisivi campione di nonfarnientismo, né tantomeno viene mai riconosciuto per strada.
Eppure è spesso rappresentato come ricco, idolatrato e oggetto di spudorate avances sessuali. Ma, contemporaneamente: solitario, solo, spesso vestito in maniera improbabile, vittima di manie depressive o schizofreniche…

L’idea di realizzare questo volume, dice lo stesso Castelli, è scaturita dal confronto tra quanto realmente è accaduto nella sua vita di fumettista e ciò che veniva raccontato attraverso uno dei tanti fumettisti d’invenzione: più o meno nel 1962, sulla RAI veniva trasmesso un episodio del telefilm Scacco matto con Mickey Rooney, nei panni del fumettista Steve Margate, autore del fumetto (inesistente) di cappa e spada O’Hara. Margate era riuscito a fare del proprio personaggio una fonte di reddito pressoché infinita, e, ricco ed intelligente, viveva incredibili avventure…

Nella speranza di ripercorrere le orme di Margate l’allora giovane Alfredo Castelli si imbarcò in una carriera poi dimostratasi lunga e ricca di soddisfazioni, piena di avventure (solo disegnate) e di gloria… mancando solo nella del reddito infinito.

 

Abbiamo parlato di:
Fumettisti d’invenzione!
L’autore di fumetti nella fiction: al cinema, in televisione, nella narrativa, nella letteratura disegnata, alla radio e in altri media
Alfredo Castelli
Coniglio Editore, 2010
144 pagg. brossurato, colori — 24,50 €
ISBN: 978-88-6063-234-0

Riferimenti:
Coniglio Editore: www.coniglioeditore.it

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