Data di copertina: novembre 1961
Data di uscita: 8 agosto 1961
Prezzo di copertina: 0,10 dollari americani
Pagine: 32 (25 pagine di storia)
Formato di stampa: colore su carta da giornale
Titoli delle Storie
I Fantastici Quattro! (13 pagine)
I Fantastici Quattro incontrano l’Uomo Talpa! (6 pagine)
Il segreto dell’Uomo Talpa! ( 6 pagine)
The Fantastic Four
Gli unici credit presenti nel volume sono le firme di Stan Lee e Jack Kirby. Come riportato da diverse fonti, il metodo di lavoro avrebbe visto Kirby alle matite, Lee ai testi, ed entrambi impegnati nella stesura della trama. Non si sa con certezza chi facesse il lettering, gli inchiostri e i colori. Gli inchiostri sono stati attribuiti in un primo momento a Dick Ayers e occasionalmente a Artie Simek, ma è ormai opinione condivisa che erano di George Klein e/o Cristopher Rule. I colori erano con buona probabilità di Stan Goldberg, e l’inchiostratura di Artie Simek. Jack Kirby disegnava le copertine. Dick Ayers era il primo inchiostratore delle copertine, ma il lavoro non era presente nei suoi registri. Ancora, George Klein e Cristopher Rule sono stati indicati come possibilità. Come tutti i volumi Marvel dell’epoca, era curato da Stan Lee.
RIASSUNTO (TRAMA)
Reed riunisce i Fantastici Quattro con il suo segnale luminoso. Ciascuno di loro crea confusione nel proprio tragitto per riunirsi a Central City. Al loro arrivo, Reed spiega che gli stabilimenti atomici hanno cominciato a scomparire in tutto il mondo. Lui individua l’origine di tutto questo a Monster Island e i FQ volano lì sul loro aeroplano. Incontrano l’Uomo Talpa e la sua orda di mostri, e si oppongono al suo piano di distruggere tutti gli impianti atomici e impossessarsi del mondo. Mentre stanno volando via, l’Uomo Talpa fa esplodere l’isola per rinchiudersi sottoterra.
FLASHBACK
L’intera origine dei FQ viene raccontata in flashback. Reed Richards, Ben Grimm, Sue Storm e Johnny Storm si infilano segretamente in un spazioporto per pilotare il razzo di Reed nello spazio. Vengono bombardati dai raggi solari e costretti ad un atterraggio disastroso. Sue sviluppa il potere dell’invisibilità, Ben diventa mostruoso e fortissimo, Reed può allungarsi e Johnny diventa un fiammeggiante uomo volante. Ognuno prende un nome in codice e decidono di diventare super-eroi con il nome di Fantastici Quattro.
C’è anche un flashback sull’origine dell’Uomo Talpa. Dopo essere stato schernito dai suoi pari per il suo aspetto, parte alla ricerca della leggendaria landa al centro della terra. La trova, ma cade in un crepaccio e perde quasi totalmente la vista. Dopo ci viene raccontato che perdendo la vista gli altri sensi si acuiscono e lui prende il controllo della maggior parte dei mostri del sottosuolo per creare un impero sotterraneo.
CONTINUITY
Non ci sono indicazioni per mettere questa storia in relazione alla continuità Marvel.
OSSERVAZIONI
Questa è la prima apparizione di Mister Fantastic (Reed Richards), la Cosa (Ben Grimm), la Ragazza Invisibile (Sue Storm) e la Torcia Umana (Johnny Storm), come pure dei Fantastici Quattro come gruppo. Questi quattro personaggi sono stati il fulcro del gruppo fino a oggi, anche se ciascuno di loro ha lasciato il gruppo temporaneamente per diverse ragioni. Mentre Reed e Sue raramente sono stati protagonisti al di fuori della serie, Ben e la Torcia sono stati protagonisti di diversi titoli. Johnny ha avuto la sua serie in Strange Tales dal # 101 al # 134, come pure un paio di brevi serie regolari. La Cosa ha condiviso la strada con Johnny in prossimità della fine del suo percorso in Strange Tales. È stato anche protagonista in Marvel Two-in-One, una serie di team-up durata 100 numeri, come pure nella sua serie di 36 numeri nei primi anni ‘ 80 e in una altra, ancora di breve durata, nel 2006.
La Torcia Umana è il secondo eroe Marvel a portare quel nome. L’originale, apparso per la prima volta in Marvel Comics #1 del 1939, era un androide che prendeva fuoco se esposto all’ossigeno. Viene rivelato in FQ # 126 che la Torcia Umana androide era uno degli eroi dei fumetti di infanzia di Johnny Storm.
L’origine dei FQ è stata poi ripresa in numerosi sedi, come Strange Tales #101, Fantastic Four #2, 11 and #126, e The Thing #10. In questa versione i FQ stavano cercando di sconfiggere “I Comunisti” nello spazio, dal momento che questa storia si sviluppa al culmine della Guerra Fredda tra USA e URSS. FF # 2 racconta che la missione era volare su Marte. The Thing # 1 e FF # 271 introduce l’idea che il razzo di Reed era equipaggiato con una guida-stellare e che Reed voleva guidarlo dentro un altro sistema solare. Questo fu un aggiornamento necessario, visto che lo scivolamento della linea temporale Marvel aveva reso le vecchie versioni obsolete.
Il punto di atterraggio del razzo fu rivelato in FF # 245 come un bosco vicino a Ithaca, New York. È idea condivisa in Marvel che Reed Richards abbia inventato molecole instabili che permettono ai costumi di cui sono fatte di adattarsi ai superpoteri di chi li indossa. Questo viene raccontato per la prima volta in FF # 6. Ma nel flashback delle origini di questo numero i loro vestiti erano già in grado di fare questo. Viene spiegato nell’Official Index of Fantastic Four # 1 (e verosimilmente in qualche altra parte in precedenza) che i loro abiti furono irradiati e alterati dai raggi cosmici, e che lo studio di questi abiti permise a Reed di creare in primo luogo tute con molecole instabili.
Sue Storm parla di sé come della fidanzata di Reed in questa storia, ma saranno ufficialmente fidanzati solo molto più avanti, in FF #35. Questa discrepanza viene spiegata dicendo che Reed e Sue avevano una relazione ma non l’avevano ancora formalizzata.
Questa è la prima apparizione dell’Uomo Talpa che diventerà una presenza regolare nella galleria dei cattivi dei FQ allargandosi poi fino a fronteggiare in ogni modo tutti i supereroi Marvel.
Anche se la Marvel spesso ha acquisito credibilità per aver ambientato i suoi primi albi a New York (contrariamente alla DC che usava spesso come ambientazioni dei suoi eroi posti di fantasia) FF # 1 è ambientato nella immaginaria Central City. Lo spostamento a New York non avverrà fino a FF #3.
APPARIZIONE DEI PERSONAGGI
Personaggi inclusi: i Fantastici Quattro (la Torcia Umana, la Ragazza Invisibile, Mister Fantastic, la Cosa).
Avversari: l’Uomo Talpa (spesso chiamato Uomotalpa all’interno della storia) i mostri di Monster Isle (inclusi un enorme mostro verde, un drago a tre teste, un mostro di roccia e l’Orda mostruosa dell’Uomo Talpa).
Altri personaggi: gli abitanti di Central City, gli agenti della Polizia di Central City (uno chiamato Pete), l’amico di Sue Storm, un tassista, un proprietario di un negozio di abiti, i membri del reparto anti-sommossa, il capo della polizia di Central City, un amico di Johnny Storm, il sindaco di Central City, alcuni piloti di caccia, soldati Franco-Africani (uno chiamato Pierre), una guardia dello spazioporto (in flashback), una donna che rifiuta l’Uomo Talpa (in flashback), un datore di lavoro che non assumerà l’Uomo Talpa (in flashback), un uomo che deride il look dell’Uomo Talpa (in flashback).
DIETRO LE QUINTE
La leggenda narra che l’ispirazione per i Fantastici Quattro venne durante una partita di golf che l’editore della Marvel, Martin Goodman, giocò con un dirigente della DC (poi nota come National Periodical Pubblications), o Jack Liebowitz o Irwin Donenfeld. Si racconta che il dirigente apparentemente si vantò delle vendite del loro ultimo gruppo di super eroi, la Justice League of America, e questo portò Goodman a suggerire a Stan Lee di creare un team di supereroi per la Marvel. Lo storico di fumetti Michael Uslan ha sfatato questo particolare mito. Dice:
“Irwin Donenfeld dice di non aver mai giocato a golf con Goodman, quindi la storia è falsa. Ho sentito questa storia ben più di un paio di volte, seduto nella sala da pranzo della DC, al 909 della Terza Avenue e all’ufficio al 75 di Rockfeller Plaza dal momento che Sol Harrison e (il capo produzione) Jack Adler si confidavano con qualcuno di noi. La versione che conosco io da Sol era che Goodman stava giocando a golf con uno dei capi dell’ Indipendent News e non della DC comics (benché la Dc possedesse Indipendent News. Come distributore dei fumetti della DC, quest’uomo certamente conosceva i dati di vendita ed era nella posizione di rivelare questo dato a Goodman. Di sicuro Goodman voleva giocare a golf con questo compagno ed essere nelle sue grazie. Sol ha lavorato a stretto contatto con il top management della Indipendent News per anni e ha sentito questa storia direttamente dalla fonte”.
Così fu Goodman infine a suggerire il titolo, come dice Stan Lee in questa citazione:
“Martin disse di avere notato come uno dei titoli pubblicati dalla National Comics sembrava vendere più che mai. Era un albo chiamato The Justice League of America ed era composto da un team di super eroi. Così se la Justice League sta vendendo, perché non lanciamo anche noi un fumetto sulle imprese di un gruppo di supereroi?’ ”
Stan Lee era stato l’editore capo della Marvel per due decadi, ed era pronto a lasciare giusto prima della creazione dei Fantastici Quattro. È stato raccontato spesso come fu la moglie a notare come mettesse più entusiasmo nei magazine e nei lavori pubblicitari, chiedendogli perché non facesse lo stesso con i fumetti.
“(Mia moglie) Joan stava commentando come dopo 20 anni di lavoro nella produzione di fumetti io stessi ancora scrivendo materiale televisivo, pubblicitario e per quotidiani nel mio tempo libero. Si chiedeva come mai non mettessi lo stesso impegno nei fumetti, mentre lo facevo nei miei altri impegni freelance. La sua piccola osservazione mi fece improvvisamente prendere atto come fosse il momento di concentrarmi su ciò che stavo facendo, creandomi davvero una carriera nel non-mondo dei fumetti”.
La sua determinazione la possiamo cogliere direttamente dalle sue parole:
“Come inizio, farò quel genere di storia che io stesso mi divertirei a leggere…e i personaggi saranno quel genere di personaggi cui io stesso mi identificherei: saranno di carne e sangue, avranno le loro paure e le loro manie, saranno fallibili e determinati e, cosa più importante, dietro ai loro sgargianti costumi rimarranno fragili persone comuni.
Nella sceneggiatura originale battuta a macchina da Stan Lee c’era una serie di elementi che non sarebbe finita nella storia pubblicata. La prima è che Reed voleva pilotare il suo razzo su Marte. Il perché questa idea non venne realizzata, viene spiegato in Fantastic Four #2. C’è una divertente nota, poi, che spiega che Stan pensa che i russi potevano essere già andati su Marte per il periodo in cui l’albo sarebbe stato pubblicato, fatto che spiega il cambiamento. Viene detto che Susan Storm era un’attrice. L’età di Johnny viene indicata sui 17, anche se credo che sia confermato come fosse leggermente più giovane. La storia originale vede le autorità contrarie al volo di Reed, elemento nelle successive versioni che non era ancora presente qui. L’invisibilità di Sue era descritta come permanente e irreversibile. Doveva indossare una maschera per essere visibile, e ovviamente per essere completamente invisibile doveva essere nuda, fatto che Stan riconosce come possibile problema. La natura antagonista della Cosa è enfatizzata come pure la sua attrazione per Susan molto più che nella versione finale.
C’è grande discussione su chi in realtà creò i Fantastici Quattro. Jack Kirby ha affermato di avere trovato le idee da solo, e che Stan contribuì solo ai dialoghi. L’esistenza della trama dattiloscritta di Stan Lee suggerisce un’altra versione, ma si è detto che non c’è modo di sapere se è stata scritta dopo una discussione con Kirby, in cui Kirby fornì la maggior parte delle idee. Mark Evanier, un noto storico dei fumetti e assistente di Kirby negli anni ’70 dice che l’opinione generale dei contemporanei di Lee e Kirby è che “i Fantastici Quattro furono creati da Stan e Jack. Nessun altra divisione dei ruoli sembra appropriata”.
La versione originale della copertina non aveva il piccolo poliziotto che stava sotto la didascalia che riporta i nomi dei personaggi. Anche uno dei passanti in fuga non era presente. Entrambi furono aggiunti prima della stampa. Qui c’è un collegamento con la copertina originale, occasionalmente usato nelle ristampe.
È ampiamente noto che la Cosa abbia una pelle fatta di rocce arancioni, ma questa non era l’intenzione originale di Jack Kirby. Nelle parole stesse di Kirby: “se notate, agli inizi di Ben, era una sorta di essere bitorzoluto. Sentivo avesse il potere di un dinosauro, e ho iniziato a muovermi lungo quella linea. Volevo che la sua pelle sembrasse come la corazza di un dinosauro”.
MATERIALE EXTRA
Non c’è materiale extra in questo albo
PUBBLICITA’
Non c’è niente di interessante negli annunci di questo numero, oltre i soliti attrezzi da bodybuilding, bizzarri cataloghi, e il tentativo di fregare i bambini a lavorare per stipendi da fame.
PAGINA DELLA POSTA
Non c’è posta in questo numero
ANALISI
Come accanito Marvel-fan, è obiettivamente difficile dare un giudizio su questo albo. È, dopotutto, l’inizio del vero e proprio universo Marvel, ed è difficile da ignorare questo fatto storico. Oltretutto non ho esperienza diretta del contesto in cui fu creato. Tuttavia, quello che ho è un’idea e esperienza di alcune decadi come lettore di fumetti, così ecco qui. La prima cosa che risalta della storia è che è veramente episodica. Le antologie erano la norma in quel periodo per i fumetti, e anche se Fantastic Four #1 funzione come una storia unica, in realtà è diviso in quattro capitoli. Tratterò ciascuno di essi come entità separate.
La prima metà del capitolo uno introduce i personaggi individualmente, che infatti non erano immediatamente riconoscibili. La Cosa deve ancora sviluppare il suo caratteristico modo di parlare, esprimendosi invece come uno dei cattivi della Marvel (ad un certo punto dice “Bah”, tipico intercalare del Dottor Destino). Gli altri protagonisti si avvicinano di più alle loro forme definitive, ma anche così hanno pochi punti in comune con i personaggi che in seguito diverranno. La cosa più efficace di questo numero è il modo in cui la gente normale reagisce ai FQ. C’è un genuino senso di paura e disagio che aiuta a far apparire estranei i FQ. È realmente un’ introduzione per questo numero, ma letta con il senno di poi suona veramente strana. Inoltre, devi proprio amare la facile sollecitudine del governo americano nel far esplodere un missile atomico su Central City.
La seconda parte del primo capitolo, mostra l’origine dei FQ, e questo è il punto in cui l’albo risplende. Jack Kirby eleva il livello di inquietudine e tutta la sequenza dei raggi cosmici è intensa. Certo, l’idea di Reed di portare con sé la fidanzata con il suo giovane fratello è quantomeno bizzarra, e non c’è davvero ragione per cui loro debbano lanciarsi con così breve preavviso. Ma il momento in cui il razzo nello spazio è bombardato dai raggi cosmici è veramente funzionante. Stan Lee ha anche smesso di descrivere Ben Grimm come un cattivo a questo punto, portando il suo linguaggio più vicino a qualcosa di personale.
Gli ultimi due capitoli introducono l’Uomo Talpa e il suo esercito di mostri. L’Uomo Talpa è un cattivo di poco spessore e non avrà mai un ruolo di primaria importanza nonostante la sua rilevanza nella storia del fumetto. Qui viene sconfitto senza troppi problemi. I suoi mostri sono molto più efficaci. Kirby ha già passato anni a disegnare fumetti sui mostri e si vede. Ci sono alcuni grandi idee artistiche. Tuttavia, l’azione si sviluppa troppo improvvisamente per essere soddisfacente. Ciò che amo di più è il fatto che i FQ sono esploratori, e questa è una peculiarità già ben definita. Veniamo portati a Monster Isle, il terribile reame al centro della terra, e nella scintillante Valle dei Diamanti. Non è ancora chiaro qui, ma c’è un senso della scoperta che allude alle future possibilità.
Quindi il primo numero dei FQ è leggermente discontinuo. La trama principale è perfezionabile, ma è un’efficace introduzione ai personaggi e alla premessa. E la storia iniziale è eccellente.
Riferimenti:
Scheda ripresa da qui
Si ringrazia l’autore Nathan P. Mahney
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