In casa Panini le serie mensili Marvel subiscono una rapida accelerata per restringere al minimo il gap con le uscite americane (il cosiddetto “catch up”); a novembre incombe già il cross over “Fear itself”, iniziato in Usa solo ad aprile di questo stesso anno. I Fantastici Quattro, nell’occasione, raddoppiano la presenza sulla testata e si avvicinano a tappe forzate all’epilogo (che già si sa tragico) della saga “Tre”. Con il quartetto smembrato in tre parti e una narrazione parallela, Hickman crea un senso di cupa preparazione al lutto decisamente efficace; complici, neanche a dirlo, le matite e chine di un pulito Steve Epting (che metterà mano, a quanto pare, nella morte di un altro supereroe Marvel dopo Capitan America). In appendice la miniserie S.H.I.E.L.D. che contestualizza nei secoli scorsi (ma siamo arrivati ormai al ventesimo) il lavoro sottotraccia della Agenzia per eccellenza dell’Universo Marvel. Nella storia di questo mese è singolare la presenza del croato Nicola Tesla (uomo dal multiforme ingegno realmente esistito); i disegni non possono non ricordarci per colori e ambientazioni e teconologie l’italianissimo Giulio Maraviglia opera di Bilotta e Di Giandomenico. Completano l’albo dieci tavole del mostro Neal Adams in una storia sugli Inumani del 1971.
Abbiamo parlato di:
Fantastici Quattro #318
Jonathan Hickman, Steve Epting, Dustin Weaver
traduzione di Giuseppe Guidi
Panini Comics, agosto 2011
80 pagine, spillato, colori – 3,50 €
ISBN: 9771124223002
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