Si schiude dietro una copertina di Enea Riboldi che somiglia tanto ad un “frame” di un film degli anni ’50 una storia in due parti dell’albo Dampyr. Giocata (in questa prima tranche) in flashback fra Napoli ai giorni d’oggi ed il cuore dell’epoca Romantica (quella di Lord Byro, anch’egli protagonista dell’albo), la storia mette un altro tassello alla composizione del passato di Harlan e del suo genitore Draka. Ancora Mauro Boselli ai testi nell’intreccio sul quale ci pronunceremo alla fine del secondo albo. Stefano Andreucci ai disegni, pero’, mostra e dimostra ottime capacità di controllo delle fisionomie ed un tratto che lascia negli occhi un qualcosa di classicamente bonelliano. Prendetelo come un complimento perché lo è. L’autore divide spesso la vignetta in bianchi e neri fortemente contrapposti, ma lascia la predominanza dei bianchi nelle scene napoletane e dei neri nei romantici flashback. Il pennello tratteggia i visi in maniera molto sicura e li ombreggia senza errori; il tutto con un risultato davvero leggero e godibile, di puro “entertainment” fumettistico. Ed anche questo è un complimento (Davide Occhicone).
2004-07-26
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