La Bibbia 2: Davide La Rosa (e Pierz) Vs religione cattolica, secondo round

LABIBBIA2CopertinaLarry Hagman, Bruce Willis, Marco Travaglio, Davide La Rosa. Il primo ed il terzo probabilmente saranno ricordati solo ed esclusivamente per una cosa (l’aver partecipato al telefilm Dallas e l’essere antiberlusconiano); il secondo per aver attraversato decine di film rifacendo quasi sempre lo stesso personaggio (un caso di recitazione trasversale davvero imponente). Davide La Rosa, ora come ora, rischia di associarsi a loro per gli stessi motivi; ma questa è una segnalazione di rischio, non una previsione.

Ha mandato alle stampe per i tipi della NPE il suo secondo lavoro (con loro) in un anno, dal titolo per nulla pretenzioso La Bibbia 2, coadiuvato, nell’opera, da Pierz (Luca Piersantelli). Il rischio a cui si accennava è che, dopo Il nuovo romanzo di Dan Braun, la sua nascente carriera o il suo nome siano sempre collegati allo stesso tipo di fumetto. Si tratta di un discorso forse prematuro considerando che per un editore è difficile essere così zen dall’evitare di provare a bissare un piccolo successo editoriale anche a costo di costringere l’autore a ripetersi; tuttavia questo volume, impreziosito dalla collaborazione con Pierz (che con la sua presenza spezza la grafica del “rigorosamente disegnato male”), sembra essere una appendice al precedente, non discostandosi dai temi, dal tipo di narrazione e dagli stilemi utilizzati.
Nel volume sono presenti anche pagine di testo scritto che inframmezzano quelle a fumetti; sembrano utilizzate dai due autori per comunicare ai lettori qualche spunto e qualche riflessione (nonché ulteriori segnalazioni di incongruità della religione cattolica) che non si è riusciti a inserire nella trama del racconto (oddio, trama…).
Detto il male che ne pensiamo di questo libro passiamo al bene, e facciamo in modo che lo stesso, nel bilanciamento finale, superi il male visto che comunque stiamo recensendo una Bibbia (il sequel, per essere precisi) e non vorremmo incorrere nelle ire degli autori e specialmente del loro altissimo ispiratore.
bibbia 1jIl volume prende di mira la religione cattolica, assolutamente preponderante in Italia (almeno come fede religiosa dichiarata, sorvolando sul quanto sia professata nei comportamenti individuali) tanto da essere decisamente opprimente da chi si dichiara ateo o assolutamente non interessato neanche a definirsi ateo. Non è una novità dedicarsi a questo tipo di sottolineature e, soprattutto negli ultimi lustri, una vera e propria letteratura dell’anticattolicesimo ha avuto un discreto successo in Italia ((basti ricordare il libro di Piergiorgio Odifreddi Perché non possiamo essere cristiani e meno che mai cattolici)).
Se si parte da presupposti da sempre spinti a forza nella nostra percezione delle cose quali, per dire, il considerare i quattro Vangeli canonici e il Vecchio Testamento come se fossero testi storici, non è difficile arrivare al risultato di riuscire a creare spunti ironici a profusione, che chiaramente sottolineano in prima battuta l’errore, marchiano, del non dichiarare esplicitamente e apertamente che i testi sopra indicati sono essenzialmente metaforici e allegorici e che portano concetti e non fatti realmente accaduti come descritti.
bibbia 3Si passa poi, e qui la faccenda si fa ben più grave perché si collega alla nostra vita, alle nostre esperienze recenti, a come la religione cattolica si sia intrecciata in maniera così imponente con la società italiana e come abbia cercato e cerchi tuttora di influenzare anche l’apparato legislativo che dovrebbe, invece, tutelare la libertà di culto (e di non culto, ovviamente). Per concludere, l’ultimo spunto degno di nota è quello relativo all’apparente necessità della presenza del male per giustificare un culto che predichi il bene; annotazione non stupida né tantomeno ingenua che varrebbe la pena estendere in molte discussioni in molti ambiti anche molto diversi.

Il tutto disegnato da Davide La Rosa, rigorosamente male, come si diceva, e da Pierz. Il libro è una continua serie di gag e battute. Anche se non fulminanti come quelle dei Ravioli Uèstern del secondo per velocità di lettura e frequenza sono comunque un continuum che accompagna il lettore dall’inizio alla fine del libro. La sensazione del già visto (se non nelle gag quantomeno nell’argomento) è anche alimentata dal fatto che entrambi gli autori hanno dei blog che aggiornano con discreta frequenza inserendo sketch e vignette molto spesso dello stesso tenore.
bibbia 2Il libro, per concludere, non pecca di nulla in particolare; ma, in linea di massima, neanche brilla per  qualche merito (a parte la girandola di gag, soprattutto quando le vignette si infittiscono e sono ben più di due per tavola), a parte il prezzo ovviamente contenuto di cinque Euro.

In definitiva, quindi, un altro step nel percorso di Davide La Rosa e di Pierz nell’esternazione dei suoi soventi correttissimi e comunque legittimi appunti alle ingerenze ed alle incoerenze del credo cattolico (ma soprattutto del modo in cui viene professato, spesso inculcato e ancora più spesso gestito nei piani alti del Vaticano). Va segnalato che, per la Star Comics, lo stesso La Rosa sta vedendo pubblicato un bimestrale (Suore Ninja) che narra vicende chiaramente inventate ambientate in uno scenario ecclesiastico che, parimenti, prova a ridicolizzare particolari credenze e usanze cattoliche (su disegni di Vanessa Cardinali).

Si tratta, concludendo, di un volume che può essere comprato senza pentirsene, ottenendo in cambio una mezz’ora di lettura, sorrisi, risate, risate a denti stretti e qualche riflessione nuova da portare avanti.
Ovviamente se non si esce scandalizzati da un libro che riassume in 10 pagine il Nuovo Testamento e fa partire il sequel con Gesù che fa le bolle di sapone attraverso i fori nelle mani…

Abbiamo parlato di:
La Bibbia 2
Davide La Rosa, Pierz
NPE, 2013
148 pagine, brossurato, bianco e nero – 5,00€
ISBN: 978-8897141137

Riferimenti:
Blog di Davide La Rosa: lario3.blogspot.it
Blog di Pierz: ravioliuestern.blogspot.it
Il numero 1 di Suore Ninja
Sito NPE: edizioninpe.blogspot.it

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