L’Audace Bonelli

L'Audace BonelliDavanti a noi l’ascensore che ci porterà al secondo piano (“usate quello, perché questo porta solo al terzo e poi dovete scendere a piedi…“) dove è prevista la conferenza stampa; sulla parete un manifesto, grande, che preannuncia la mostra (“L’Audace Bonelli“) che sarà presentata a breve. “Fa una certa impressione vedere il proprio nome scritto così in grande, non mi crederete…” si schernisce Sergio Bonelli.
In Italia per un appassionato delle vignette il nome “Bonelli” è sinonimo di fumetto. Eppure la Sergio Bonelli Editore, da anni una solida S.p.A. le cui prime mosse risalgono al 1940, quando il nome della casa editrice era Edizioni Audace (da qui il titolo della mostra), con decine di dipendenti e diverse centinaia di collaboratori, migliaia di pagine pubblicate ogni mese tra storie inedite e ristampe, è guidata da cinquant’anni da un uomo ancora in grado di stupirsi di fronte al proprio nome scritto in grande.

Il giorno, speciale per molti dei presenti, è il 19 marzo, la festa del papà, e di padri e figli si parlerà spesso durante tutta la giornata; in una splendida sala del Comune di Napoli il Sindaco Rosa Russo Iervolino, l’Assessore alle Politiche Giovanili e il Direttore del PAN (Palazzo delle Arti Napoli) Marina Vergiani accolgono a braccia aperte, fuor di metafora, l’editore Sergio Bonelli, “audace” ospite d’onore e, con le tavole originali della sua casa editrice, protagonista della mostra che sarà aperta in serata al PAN; presente naturalmente anche Claudio Curcio, direttore della Fiera del Fumetto Napoli COMICON.

Per gli amanti del fumetto sarà singolare leggere la lista (sicuramente con qualche dimenticanza) di chi riempiva il parterre in questa singolare e irripetibile occasione; in quale altra occasione, infatti, senza la concomitanza di alcuna mostra/fiera di fumetto è possibile vedere nella stessa stanza, a Napoli, Alfredo Castelli, Bruno Brindisi, Stefano Marzorati, Mauro Marcheselli, Michele Masiero, Luigi Siniscalchi, Peppe De Nardo, Alessandro Nespolino, Giuseppe Ricciardi, Giancarlo Berardi, Fabio Civitelli, Giovanni Ticci, Roberto Diso, Gallieno Ferri, Graziano Frediani… volendo tacere degli appassionati, studiosi e professionisti che nel pomeriggio arriveranno per l’inaugurazione, da Gianni Bono a Luca Raffaelli, da Alessandro di Nocera a Raffaele De Falco, dai fratelli Cestaro a Enzo Troiano, da Claudio Falco a Roberto Recchioni.
Sia l’Assessore che Claudio Curcio non riescono a fare a meno di lodare il ruolo fondamentale e trainante che l’editore ha avuto ed ha da decenni nel panorama fumettistico italiano; per Curcio la mostra e l’attenzione che Napoli è riuscita a concretizzare verso Bonelli uomo e Bonelli editore sono motivi di orgoglio enorme e non si preoccupa di celarlo.

Per il Napoli COMICON questa mostra è un punto di arrivo e di partenza al tempo stesso. Sono ormai tanti gli anni di lavoro premiati dal pubblico (grazie a numeri importanti) ed anche e soprattutto dagli addetti ai lavori, sempre gravidi di giudizi positivi sul Salone Internazionale del Fumetto. La capacità di battere strade sempre alternative e mai uguali, lavorando a favore della conoscenza in Italia di esempi fumetto “straniero” precedentemente mai giunti in Italia e pertanto il rifuggere dalle logiche strettamente di mercato ha fatto sì che negli anni la manifestazione venisse riconosciuta per il taglio marcatamente culturale (mostre, incontri, presentazioni, spesso in joint con istituti di lingue straniere…). A consacrazione avvenuta, pertanto, non poteva non cadere l’occhio sulla realtà principe del fumetto italiano, con una mostra in una cornice finalmente degna (Palazzo delle Arti… tout court) e con la tranquillità e la sicurezza di avere le capacità di poterla organizzare con competenza e con il dovuto rispetto. Anche il direttore del COMICON, infatti, nella prefazione del catalogo della mostra si firma “un lettore Bonelli“.

Grazie a questa iniziativa, alla mostra con 130 e passa tavole originali della Sergio Bonelli Editore, l’uomo Sergio Bonelli ottiene una meritata medaglia dalla Presidenza della Repubblica e il gagliardetto della città di Napoli. Con il quale si affretta a posare per i fotografi con il sindaco, ma anche con il figlio, Davide, da tempo presente in redazione e destinato, a questo punto, a diventare il simbolo della continuità fra padre e figlio, considerando anche che l’Editore Audace era stato rilevato nel 1940 dal padre di Sergio, lo scrittore Gianluigi Bonelli, creatore di Tex.

Il Sindaco non possiede la conoscenza del fumetto tale da poterne parlare senza rischio di fare figuracce alla presenza degli autori che ci sono in sala, valga pero’ la mia esperienza di nonna di ragazzi lettori di fumetti“; esordisce così il Sindaco di Napoli, ultima a parlare fra i presenti dietro il tavolo. Come l’Assessore sente la necessità (siamo, comunque, in piena campagna elettorale) di ricordare come in tanti fumetti “made in Bonelli” uno dei messaggi positivi veicolati è la sete, la necessità di giustizia ed un senso di civiltà “morale” dettato da principi alti che, neanche a dirlo, sembra scarseggiare nella società italiana contemporanea e, in ogni caso, non sembrare così “necessario” alla stessa. Alcuni principi pedagogici, aggiunge la Iervolino, stigmatizzano l’uso di qualsiasi mezzo (televisione, videogioco…) solo al fine di distrarre il bambino o tenerlo “impegnato”. Il fumetto è, invece, volano per la fantasia del ragazzo che non solo ne apprezza il linguaggio da subito (potrà sembrare strano ma alcuni adulti che non hanno mai letto fumetti hanno difficoltà a capirne le regole di linguaggio a prima vista), la commistione fra le figure che lo attraggono e il testo che magari, da piccolissimo, fa anche fatica a leggere, ma che ha anche un effetto stimolante per la sua immaginazione.
Sono proprio queste parole che fanno da prologo a quello che sarà l’incontro/convegno del lungo pomeriggio napoletano dell’editore milanese. Dopo una pausa pranzo nella città che ha accolto i presenti con una soleggiata giornata quasi primaverile, il gruppo si è ritrovato compatto nelle sale del PAN per partecipare ad una lunga, articolata ed interessante discussione sul fumetto bonelliano.

Nel 1961 Umberto Eco pubblico’ un saggio intitolato “Fenomenologia di Mike Bongiorno” nel quale, fra l’incredulità degli intellettuali, analizzava i motivi del successo del presentatore italoamericano; se si volesse oggi mettere mano ad una “Fenomenologia” della Sergio Bonelli Editore difficilmente basterebbero una mezza dozzina di volumi di enciclopedia. Su queste premesse, ovvero sull’impossibilità di essere esaustivi, si è aperto il convegno “Fenomenologia di Bonelli“. I relatori,Gino Frezza (Università di Salerno), Matteo Stefanelli (Università Cattolica di Milano), il noto saggista (scrittore di fumetti e curatore della collana Zagor) Moreno Burattini e il prof. Sergio Brancato hanno pertanto cercato di indicare chiavi di lettura, percorsi di crescita e trasformazione del fumetto bonelliano, piuttosto che limitarsi (cosa che sarebbe stata impossibile) a listare i successi della casa editrice.
Se le analisi di Stefanelli e Frezza sono risultate interessanti quanto pertinenti, l’excursus di Burattini fra le copertine di Zagor ed i romanzi “pulp” alla ricerca di parallele rappresentazioni dell’avventura (quella del titolo della mostra) ha posto le premesse per l’intervento finale di Brancato, il quale ha chiosato con una frase di quelle da ricordare: “la Bonelli è una parte fondamentale della cultura italiana del Novecento. Senza dover aggiungere aggettivi né ulteriori giri di parole.“.

Il successivo prestarsi di Sergio Bonelli alle domande del pubblico ha messo in evidenza le qualità umane nonché quelle da entertainer del quanto mai arzillo ultrasettantenne (l’indicazione dell’età è necessaria giusto per fare un complimento); sarà una sensazione di chi scrive eppure c’é l’impressione, netta, che le assidue presenze di Bonelli alle mostre/ incontri/convegni si siano moltiplicate nell’ultimo periodo.
Non sono mancati, ovviamente, gli spunti di interesse nelle risposte alle tante domande, iniziando dalla primissima, di Bruno Brindisi, su “quale errore non rifaresti“. Sergio Bonelli, così come accennato anche in fase di conferenza stampa di presentazione della mostra, ha fatto spesso riferimento a quello che prevede per il futuro per il mondo del “suo” fumetto; ha indicato che la caratterizzazione artigianale della sua grande azienda (eccellenza, ci tocca sottolinearlo, di professionalità e serietà nonché di spessore umano) è e resterà sempre un tratto distintivo, anche se, sottoliena, purtroppo gli autori “non mi mandano più le copertine su carta dipinte [le inviano scannerizzate via computer] e quindi non posso più appenderle alla parete“.

Ha anche evidenziato, pero’, la curva discendente delle vendite degli albi inediti in edicola mensilmente ed una sua (“sarà che sono più anziano e non ce la faccio a combattere“) sostanziale benedizione alla formula-miniserie che ha stravolto ultimamente il principio secondo il quale un albo Bonelli nasceva per resistere in edicola per decenni. Evitiamo di riportare altre risposte, sempre infarcite di alcuni dei famosi “aneddoti di Sergio”, per ragioni di spazio, annotando solo un’ultima cosa; nell’elenco dei meriti dell’editore Sergio Bonelli (professionalità, capacità imprenditoriale, umanità, rispetto per il lavoro degli altri, etc. etc.) lo stesso ha segnalato che tutti si dimenticano di inserire la fortuna, il caso. E quindi, ovviamente, va aggiunta anche la modestia.

Prima di visitare la mostra c’é stato il tempo per un singolare incontro con i tre sceneggiatori (anche se a molti farà piacere ricordare i trascorsi da disegnatori dei primi due) Alfredo Castelli, Roberto Recchioni e Giancarlo Berardi, del quale, per chiudere, tiriamo fuori solo una battuta, per tornare in tema padri/figli, relativamente alla sua volontà di rendere madre il personaggio di Julia (della omonima Bonelli) contro la volontà di Sergio (“non vorrai farmi diventare nonno…“), come da leggenda restio alle innovazioni.

dettaglio della mostraIl fatto che Napoli prima di Milano, sede della casa editrice, si sia mossa per tributare una mostra così importante in una così importante cornice è motivo di orgoglio per i napoletani e campani tutti; ma lo è ancora di più quando, girando le stanze della mostra, si entra in quella dedicata agli autori campani, un foltissimo numero di autori e disegnatori di enorme qualità che, soprattutto negli ultimi venti anni, ha creato un rapporto davvero speciale fra la nostra regione e la casa editrice di Via Buonarroti.

Da splendido contraltare alla mostra fa il catalogo, edito da Facta Manent per Napoli COMICON; un volume che non mira a raccontare meramente la storia dell’editore, quanto piuttosto a raccogliere, dalla penna di illustri collaboratori, una serie di letture trasversali alle varie serie edite da Bonelli nei decenni di pubblicazione. Se fosse distribuito in edicola, fosse anche solo per la copertina di Claudio Villa e la quarta di copertina di Bruno Brindisi, venderebbe, siamo sicuri, svariate decine di migliaia di copie. Grazie ai più famosi e importanti critici e saggisti, Luca Boschi, Luciano Tamagnini, Valentina Semprini (oltre a tanti altri) ed ai contributi di alcuni autori in forza alla Bonelli, il catalogo, impreziosito da decine e decine di immagini a colori, offre spunti di riflessione sull’importanza dell’editore e colleziona curiosità sulla storia dell’editore in grande quantità. Ultimo punto di forza, l’imponente bibliografia di libri, interviste, articoli, dischi, interventi televisivi sulla “fenomenologia di Bonelli”.

L’Audace Bonelli
L’Avventura del Fumetto Italiano

Dal 19 marzo alle 19:00 al 9 maggio 2010 il PAN – Palazzo delle Arti di Napoli, Via dei Mille 60 – 80121 Napoli
La mostra è gratuita e a partire dal 20 marzo osserva i seguenti orari:
da lunedì a sabato ore 9.30-19.30
domenica e festivi ore 9.30-14.30, chiuso il martedì.

Riferimenti:
Galleria di foto dell’evento: www.flickr.com/photos/lospaziobianco/sets/72157623669841034
Il sito del Comicon: www.comicon.it
Il sito della Sergio Bonelli Editore: www.sergiobonellieditore.it
La news sul sito Comicon: www.comicon.it/news.php?id=122
Breve diretta dell’incontro su Twitter: twitter.com/#search?q=%23FENOMENOLOGIABONELLI

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