Giovane artista argentino, nel 1995 a 16 anni va “a studio” da Ariel Olivetti, attualmente in forza alla Marvel, uno dei pochi artisti dal genere pittorico che lavora continuativamente per un editore di fumetti mainstream in Usa. Nel 2004 inizia la sua carriera professionistica come illustratore (per carte o libri), realizzando copertine e come colorista di fumetti. La miniserie edita dalla Avatar Press Caligola (edita in Italia dalla Panini Comics) è in pratica il suo debutto professionistico.
Il suo sito: germannobile.com.ar
La sua pagina su Deviantart: aracubus.deviantart.com
Ciao e benvenuto su LoSpazioBianco. Il tuo nome tradisce le tue origini italiane; sei argentino di seconda (o più) generazione?
Sono molto orgoglioso delle mie origini italiane. Ma l’italiano della mia famiglia era il mio bis-bisnonno da parte di padre; mio nonno disse a mio padre che lui era un duca, un conte o qualcosa del genere. Ma io non ho mai avuto la possibilità di sapere se fosse vero. Lui però sembrava molto serio quando ne parlava. L’anno scorso feci una ricerca araldica sullo stemma del mio nome per farmi un tatuaggio. Non riuscii a trovare niente di preciso quindi ne feci uno da solo usando elementi degli stemmi dei “Nobile”. Ovviamente mi piacciono molto la pasta, la pizza etc. Il cibo italiano è fantastico. Poi tifo per l’Italia ai Mondiali quando non gioca l’Argentina.
Saresti così gentile da riassumerci i tuoi lavori precedenti in ambito fumettistico?
Beh, il mio background è per lo più nell’illustrazione.
Un sacco di illustrazioni per carte o libri RPG come: Il trono di spade, Il richiamo di Cuthulhu, UFS Shadowar, Warhammer 40,000, Mitos y Leyendas (Chilean tcg) etc.
Ho realizzato delle copertine per editori locali e molti lavori come colorista di fumetti. Quindi Caligula è la mia prima esperienza completa come disegnatore di fumetti.
Lavoro anche come art director per una ditta locale di card da collezione chiamata Inferno. Poi sono insegnante di concept art all’Image Campus. Un’ottima scuola di arti visive qui a Buenos Aires.
Hai avuto la possibilità di studiare o leggere qualcosa sul periodo storico di Caligola prima di realizzare questo lavoro?
Certamente. Ovviamente ho letto qualche articolo su Wikipedia, ho visto il film di Tinto Brass e Spartacus (lo adoro) e Rome del canale HBO (anche questo ottimo). Ho rivisto Gladiator, Centurion e Spartacus con Kirk Douglas, che è stato utile per la parte con le corse nel numero 2. Ho visto anche Ben Hur, ovviamente. Mi piace il cinema e guardo sempre qualcosa mentre lavoro alle mie pagine.
Che immagini e fonti hai usato per immaginare quel periodo?
È stato bello osservare i maestri come J. L. Gerome o Sir Lawrence Alma-Tadema. Faccio molte ricerche con Google Images sulle persone che vivono a Roma e fanno parate sull’Antica Roma, non conosco il termine esatto. È stato molto utile!!!
Inoltre, David Lapham è uno scrittore molto professionale e la sceneggiatura aveva già un sacco di riferimenti.
Pensi che lo stile horror della miniserie è qualcosa nelle tue corde? È un genere che ti farebbe piacere ridisegnare?
Sono un grande appassionato di film horror, mi piace disegnare dettagli terrificanti, ma sono molto sensibile quando un prodotto è rivolto ai ragazzi. Ho due bambini, quindi… hai capito. Ma bisogna essere professionali e disegnare tutto ciò che ci richiede lo sceneggiatore. I generi horror e di paura sono in continua evoluzione. Una commedia o una storia romantica possono funzionare ora come nel passato. Con l’horror invece devi sempre trovare qualcosa di nuovo per mettere paura alla gente. Solo pochi film continuano a far paura anche oggi, come L’Esorcista. Ma prendi pure un altro film degli anni Settanta, Ottanta o anche dei Novanta, e ora sono solo divertenti. Non sono più film horror… ci sono solo effetti speciali. Quindi quando disegni un fumetto devi mettere qualcosa di nuovo perché sia pauroso, per sconvolgere quando arriva l’horror. E per fare questo il mio approccio è molto concentrato sui dettagli.
Come sono stati i tuoi rapporti con David? Siete stati in contatto frequentemente o la sceneggiatura era esaustiva e ti ha permesso di andare avanti senza contattarlo?
Nessun contatto con David, ed è un peccato. Mi sarebbe piaciuto fargli qualche domanda. Ma sai, il tempo nel mondo dell’editoria a fumetti statunitense è sempre poco. Quindi non c’era tempo per scambiarci feedback. Poi David Lapham sta lavorando moltissimo! È ovunque!
Invece ho lavorato con William Christensen (editor Avatar) tramite il mio agente. Non è stato molto diretto, ma William mi dava sempre degli ottimi feedback. Le sue critiche erano molto precise, senza parlare del suo modo molto diretto di dire le cose. Per me non è un problema apportare una o due modifiche.
Grazie ad artisti come come il tuo amico Ariel Olivetti sembra che lo stile che usi sia utilizzabile anche per realizzare albi mainstream statunitensi. Al momento di che ti stai occupando e, per caso, hai mai provato a sondare il mercato fumettistico francese?
Ariel era mio insegnante nel 1995 quando avevo quindici anni! Quindi non siamo esattamente amici, ma è sempre un piacere vederci. Per quanto riguarda il mercato mainstream, credo di avere una possibilità in Marvel. L’anno scorso è venuto in Argentina un talent scout della Marvel il grande C.B. Cebulski e io ho avuto la fortuna di passargli il mio portfolio. Dopo che Cebulski mi ha dato il suo biglietto da visita, appena uscito dalla sala incontri ho pianto come un bambino. Quindi ho fatto dei tentativi con uno dei suoi assistenti, Bo Alimagno, ora fuori dalla Marvel. Devo ricominciare da capo. Non saprei, appena avrò un po’ di tempo ci riproverò di nuovo con la Marvel. Nel mercato francese ho lavorato come colorista per un BD intitolato Homo-Superior per la Ankama Editions. Sfortunatamente, il libro è stato cancellato perché l’editore non era soddisfatto del lavoro del disegnatore. Insieme allo stesso sceneggiatore di H-Superior ho fatto una storia pilota di zombie che lo sceneggiatore ha mostrato a molti editori ad Angoulême. È stato selezionato da due o tre editori, ma senza buoni esiti. Sono comunque molto contento di lavorare per Avatar. Ora sto preparando Caligula 2, quindi quest’anno sono già impegnato.
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