Jacorama. Le panoramiche di Jacovitti

Esistono degli autori che sono destinati a fare la storia del loro genere, che hanno inventato, “sdoganato” o semplicemente portato al successo un format(o) che, magari già esistente, non era mai stato degnato di grande attenzione.
Sarà, ne siamo certi, il caso di Makkox, che, seppur con indispensabili accorgimenti tipografici, porta in libreria la strenna natalizia per eccellenza, un volume che raccoglie le sue vignette satiriche originariamente pubblicate online su “Il Post” e sviluppate in verticale, secondo l’uso consentito dallo scroll del mouse del computer.
Così è stato, ormai diversi decenni fa, per quel mostro di bravura e genialità che era Benito Jacovitti.

A distanza di oltre tredici anni dalla scomparsa dell’autore (nato a Termoli nel 1923) il ricordo, l’affetto, la stima e il riconoscimento delle sue qualità artistiche sono, se possibile, ancora più forti. Ne è la prova il premio Gran Guinigi di Lucca Comics and Games 2011 per il volume “Jacovitti, sessanta anni di surrealismo a fumetti”, edito dalla NPE.


In questo periodo si fa un gran parlare degli innovatori e di chi ha realmente contribuito concretamente al progresso dell’arte del fumetto. Ma se esistono persone che stanno letteralmente creando il futuro senza neanche saperlo, vi sono invece innovatori coscienti, che vedono “quello che verrà” e realizzano qualcosa per raggiungerlo prima. Difficile tracciare la linea tra casualità e “scienza” in merito alla nascita, appunto, delle “panoramiche” di Benito Jacovitti. Ed è parimenti esercizio quasi impossibile scrivere una recensione che porti un contributo di originalità quando le introduzioni dei libri sono a firma Gianni Brunoro: a maggior ragione in questo caso, dove la dimensione del volume ed il numero di pagine dedicate rendono la premessa dell’amico Gianni un vademecum indispensabile ed esaustivo per poter godere successivamente appieno delle tavole che seguono.

In questa prima e unica (al momento) raccolta completa mai pubblicata, a partire dal 1939 si susseguono una serie incredibile di “panoramiche”: con questo termine si indica una tavola unica, di dimensioni spesso “fuori sagoma”, nella quale Jac, partendo da un tema prefissato da lui o commissionatogli, era in grado di inserire un campionario eccezionalmente vario di giochi grafici, rimandi letterari e battute di ogni livello, grevi come raffinate.
Si tratta di un libro che non può mancare in una libreria che si rispetti che abbia una sezione dedicata al fumetto e che non può mancare nelle case degli appassionati di un autore che ha riempito migliaia di tavole del suo segno e della sua ironia grotteschi.

Il fatto che le tavole siano stampate in rigorosissimo ordine cronologico non obbliga il lettore a seguirlo: si tratta di “panoramiche” autonome che possono essere lette in qualsiasi ordine si voglia. Così come, all’interno di ogni pagina, Jac “smonta” qualsiasi ordine di lettura: abbiamo di fronte, di solito, una cinquantina almeno di personaggi e battute assolutamente autonome fra di loro. Da questo punto di vista anche il concetto di fumetto (o di lettura del fumetto) viene stravolto, come l’anatomia dal gusto del grottesco ed spesso anche il politically correct, che è fortunatamente ignorato.

Ve ne sono di tutti i tipi e per tutti i gusti: dalle tavole mute a quelle di denuncia sociale che omaggiano il mondo della politica. Nessuno è al riparo quando la matita di Lisca di Pesce decide di abbattersi su un argomento. Non è sbagliato riferirsi a Jacovitti come ad un genio, come indicato in copertina: un genio della comicità, appunto.
Supportato da un gusto estetico per niente incline al farsi benvolere, spesso assolutamente anormale nella sua ricerca dell’impossibile dal punto di vista grafico (uomini che al posto della testa hanno mani, nel pieno rispetto del surrealismo così come indicato nel saggio sopra citato), Jac fa del gioco di parole, il calembour classico, il suo strumento principe di narrazione.

E con questo strumento, con questo formato ormai tutto suo, inimitabilmente suo, nelle panoramiche, offre ai lettori di oggi, a distanza di decenni, spaccati terribili di vita quotidiana nel percorso di crescita sociale ed economica dell’Italia dal 1940 al 1995.
Nessuno si salva: non il bagnante medio italiano, deriso dal terribile Jac nei suoi tic e nelle sue abitudini di ombrellone; “Chisto è o’ vero Uische Scozzese“, leggiamo su una bottiglia acquistata “Al supermercato” (una panoramica dell’8 Ottobre 1961), fra i carrelli del diavolo che ha comprato carbone e un prete che ha comprato la “Lacrima Cristi”… ecco, come dicevamo, non si salva nessuno…

Abbiamo parlato di:
Jacorama. Le panoramiche di Jacovitti – Il mondo surreale di un genio della comicità
Jacovitti
A cura di Fiorenzo Grasso
Stampa alternativa / Nuovi Equilibri, Settembre 2010
156 pagine, rilegato, colore – 30,00 €
ISBN: 9788862221412

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