Appuntamento con uno dei due speciali annuali: il consolidato numero extra-size estivo dedicato a Diabolik. Nella pattuglia al solito nutritissima di autori che hanno collaborato al volume segnaliamo la prova di mestiere del disegnatore Emanuele Barison; ormai colonna portante della serie, si destreggia, talvolta con un po’ di legnosità, nella tavola lasciata priva dei canonici retini diabolici per la colorazione.
La vicenda, come quasi tutte quelle degli “speciali”, si intreccia con il passato e con storie precedenti al fine di costruire la cosiddetta continuity ed evitare l’effetto Paperino, ovvero ignorare nelle storie quanto accaduto in quelle precedenti.
Si tratta di una lettura estiva per appassionati del personaggio e non che, tra l’altro, permette a tutti di vedere il colore degli occhi di Eva Kant (un verde smeraldo) e di Diabolik stesso (un grigio acciaio).
Segnalazione anche per un degno epigono di Ginko, presente solo da spettatore visto che nel “Rennert” non può neanche girare armato, il Commissario Martins. Anche in questo caso (ricordiamo non molti mesi fa la presenza sulla serie mensile di una pseudo Platinette) il personaggio è una citazione visiva di un tignoso detective già visto nel telefilm Dr. House (l’attore David Morse).
Abbiamo parlato di:
Il grande Diabolik #2/2011 – Alla ricerca della stella di Ampur
Roberto Altariva, Tito Faraci, Mario Gomboli, Emanuele Barison, Agnese Storer
Astorina, 15 luglio 2011
194 pagine, brossurato, colori – 4,90€
ISBN: 977127102007
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